Death Note: Lost Dream

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view post Posted on 31/12/2009, 20:21
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Filosofo pazzo

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Death Note: Lost Dream Creata da Devil Draconiano
I personaggi citati in questa Fan Fiction sono puramente inventati e non esistono, qualche luogo è reale ma gli avvenimenti, i dialoghi e tutto il contenuto è di mia invenzione tranne del titolo e alcuni personaggi, dei termini,dalle aspirazioni, quello si da il meritò a Tsugumi Ohba e Takeshi Obata. L'ombra delle campane risuonano nella vita...

PROLOGO

Il rumore delle campane e solo una vibrazione in cui gli esseri viventi indicano come una festa o come la fine. Il mondo è un burattino in mano a qualcosa di più grande,ma che cosa è qualcosa di più grande?, un entità superiore,un Dio?,un mondo parallelo. Niente di tutto ciò ma solo quello che avviene durante il processo della vita,l’acqua che scorre,il battito d’ali di una farfalla,le cascate che
correr giù nell’infinito,la respirazione,l’amore,la paura,l’amicizia e il suono delle campane. Come si può consumare questa falsa vita di cui noi viviamo in questi giorni?

CAPIOLO 1:

La terra sporca di fango dalla pioggia impediva al povero uomo di fuggire rapidamente dal suo aggressore,l’uomo che scappava dal suo inseguitore correva senza una meta,senza un obbiettivo,solo con l’idea di fuggire,di sopravvivere a questo mondo illusorio. L’aggressore era ricoperto da un grande mantello rosso ornato da scritte incomprensibili, il capo era ricoperto da un cappuccio rosso e il suo volto era nascosto da una maschera inquietante bianca. Il misterioso uomo era fisicamente di statura molto grande,una statura di un uomo che a praticato molto tempo a curare e a rinforzare il corpo con molta ginnastica e per questa sua grande capacità per la povera vittima non c’era scampo. Era notte profonda, all’incirca verso le 3 :33,la pioggia in quel mese era molto costante ed per questo nessuno nel villaggio rimaneva di guardia alle porte.

MOLTE ORE PRIMA: 00:24

In questo orario,soprattutto nelle zone di campagna la plebe non esce mai da casa per via che nel villaggio,il divertimento è limitato e per cui, i giovani,i contadini e le persone rimangono nelle loro case. Il villaggio chiudeva le sue porte molto presto per cui dopo superato un determinato orario non potevi entrare più;ma c’era un vecchio edificio in cui la sua chiusura non avveniva molto spesso,solo nei mesi estivi ed questo edificio era la chiesa. La chiesa era situata in zone esterne dal villaggio,precisamente su una colle dove li il sole batteva forte e augurava mescolato sempre alla voce del gallo il buongiorno. La vecchia Chiesa, era un edificio pericolante,costituito da 3 piani (Piano terra,Piano raccolta funebri e festivi e infine il campanile). La chiesa era molto vecchia e di color arancione,con recinti situati nel cortile. Il tetto anche esso non era molto nuovo,anzi era la parte pericolante dell’edificio,qualche volta succedeva che cedevano molto bruscamente dei pezzi di legno che potevano essere pericolosi per i preti che vi erano li. Infatti la chiesa era da sempre in funzione da una vita da due preti Don Gennaro Esposito,un italiano e Don Albon,un tedesco,quel giorno e quell’ora li la loro permanenza fu breve. Don Gennaro era un uomo sulla cinquantina,basso e con aria da saggio e molto serio,non la stessa cosa per Albon,un uomo sui trentotto anni,abbastanza alto e aria scherzosa. Due caratteri differenti ma tutti e due la voglia di insegnare le parole di Dio. La gente del villaggio non apprezzava molto le gesti dei due preti in quanto farfugliavano che prima o poi se ne sarebbero andati perché non avevano molti soldi e la domenica la loro chiesa era frequentata da solo qualche vecchietta. Infatti il popolo non aveva tutti i torti ma ai due preti non importava molto,perché Don Gennaro diceva sempre a loro “le pietre sono le piattaforme di costruzione per una nuova causa” Una farse da saggio,ma non una frase da eroi,qualcuno li voleva cacciare via,qualcuno li voleva morti.

ORE: 00: 26

Io narratore so gia gli eventi di questa notte,perché questo è passato,ma io non posso intervenire per il futuro. Un uomo misterioso era sdraiato dietro un muretto caduto e ansimando osservava le sue vittime,poi fermo come una statua si nascose tra l’ambiente e con fredde parole silenziose disse
–Stasera un vero Dio raccoglierà i suoi frutti-
poi con silenzio osservò i due uomini,li inquadrava,il suo respiro era forte,le sue labbra all’interno dalla maschera cominciarono a diventar color viola per il freddo. Le mani tremarono,il sangue scorreva forte nelle vene,il pugnale era pronto,l’obbiettivo era stato inserito nella mente ed da li non scappava. Tutto doveva andare secondo i piani,tutto doveva andare per il suo scopo,questa sera niente doveva sfuggire alla sua mente,niente o solo la punizione sarebbe stata più letale della morte stessa. Intanto i due preti inconsapevoli che qualcuno li stesse spiando erano tutti e due intenti nel chiudere le porte della chiesa,era l’ora di riposare la materia grigia.
Don Esposito con aria di stanchezza,normale per la sua età, si avvicinò con passo lento al suo collega,poi con un colpo di tosse e toccandolo per le spalle gli disse con stanchezza
- Albon, compagno di molti anni,dimmi figliolo, dimmi mio fratello e questa l’essenza della nostra vita?- Poi si volse lo sguardo verso il cielo come se stesse osservando qualcosa di bello,qualcosa di inspiegabile poi sorrise-
Albon,era rimasto alquanto perplesso di fronte alle parole del suo superiore,tanto perplesso che lascio cadere le chiavi del portone e non rispose alla sua domanda ,ma lo osservò con aria incerta,poi si avvicino a Don Esposito,lo volto verso di lui e guardandolo nei occhi disse
-Mein Chef, Was stört la tua quiete questa notte(accento tedesco)-.
Albon non era abituato a parlare tedesco perché all’età di 16 scappo di casa e non ricevette una buona istruzione.

Il mondo è circondato da storie,da speranze ma è tutto illusorio.


00: 33

Era ora di agire,il misterioso individuò osservo il coltello che aveva alla cintura,sull’oggetto di morte era inciso una frase forgiato con il fuoco ad alta temperatura
” tuo sogno calchiate “
L’uomo misterioso tocco la sua maschera, preparò la sua lama dal mantello e con silenzio si avvicinò alla fine della vita. Non sapeva perché lo faceva,non sapeva perché compieva quell’azioni,non sapeva se stava obbedendo a qualcuno,la sua anima era intrappolata non dal corpo ma da qualcosa di più grande. Camminò a basso stadio (camminando accovacciato), con sguardo verso avanti,la sua mano cominciò a tremare,le sue ginocchia cominciarono ad infiammarsi,il suo sudore si fece più vivo,la sua anima si faceva ancora più nera. La pioggia era abbondante. Gli alberi,le piante e le altre cose erano lo scenario di qualcosa di grande,l’avvenuta di qualcosa più spaventoso,di qualcosa che non sarebbe mai successo prima d’ora.

Albon si fermò con le parole per aspettare una risposta dal suo superiore ma niente, Don Gennaro non emise nessun suono solo il suo corpo che cadeva all’indietro verso il suolo bagnato.
Il prete tedesco capi che il suo superiore aveva avuto un malore,un attacco,cosi cominciò a fargli la respirazione cardiaca. Albon,cominciò il suo tentativo di rianimarlo.
In quel momento,in quell’istante tutto fu veloce,il tempo trascorse velocemente,il malore di quel uomo era avvenuto all’improvviso ed Albon non sapeva cosa fare. Cominciò ad urlare aiuto,anche nella sua lingua madre per disperazione,il suo volto era coperto da goccioline di acqua che scorrevano verso le labbra bagnandolo il viso,i vestiti erano fracidi dall’acqua e le sue vene delle sue mani cominciarono ad gonfiarsi. Il medesimo instante,in quel medesimo secondo il Prete Don Gennaro aveva avuto un arresto cardiaco.
Albon cominciò a piangere per l’uomo,cominciò ad muovere bruscamente il corpo del superiore sperando che si riprendesse, ma era inutile,era improbabile che si riprendesse,la sua mente aveva raggiunto la pazzia.

00: 51

Era il momento di agire ma qualcosa aveva turbato l’uomo dal mantello rosso,aveva assistito ad una scena che egli non sapeva se prenderla come un aiuto o come una disgrazia, una delle sue vittime era morto inspiegabilmente. I tuoni avvolsero le fitte nuvole.
Albon abbracciò il corpo del suo superiore,pianse,lo tocco le guance e gli occhi rivolti verso su poi inizio una preghiera e gli tocco la mano energicamente e con forza disse
-Dio, servito, abbiamo servito te,lasci proprio oggi,un uomo,per giunta neanche nel suo letto di morte?-
Un tuono potente fece spaventare Albon e bruciò la chiesa. Albon era in un stato psicologicamente da uccidersi,in quella sera aveva visto molte cose. La sua chiesa che aveva costruito con Gennaro era in pezzi ma la cosa che lo fece più spaventare e gelar il sangue fu quella scritta che appari tra le fiamme
“KIRA”

Si dice che la vita tutto è scritto,tutto ha una spiegazione logica e scientifica, che l’uomo quando vuole sperare che la mente non vede quello che pensa ci crede,perché l’uomo vive di speranza.

CAPITOLO 2

Quella notte tutto non aveva senso,le fiamme,la morte del superiore,la scritta nel fuoco,tutto come fosse una magia ma a quelle domande ci furono molte spiegazioni logiche e non stregoneria. Per prima cosa Albon da quell’avvenimento fu sconvolto psicologicamente ed la sua mente poteva fargli vedere di tutto ed in più le fiamme della scritta di colpo come per magia davanti a lui scomparirono ma anche questo poteva essere spiegato scientificamente o banalmente,la spiegazione era semplice in quel momento pioveva ma tutte queste risposte potevano essere date ad un uomo seduto in una sala di esperimenti ma non ad Albon che in quel momento non sapeva dove andare e che fare. L’uomo dal cappuccio rosso anche egli fu per qualche istante scioccato da quella scritta, allora Albon non era pazzo, le sue pupille avevano visto il messaggio lasciato da qualcuno o qualcosa, o semplicemente da niente.
-Una punizione Divina?,un avvertimento per me?Devo allora fuggire da qui senza compiere la missione?- Disse l’uomo misterioso con tono di voce bassa.
Il misterioso uomo poso il coltello alla sua tasca sinistra,osservo attentamente le mosse di Albon poi si sdraiò per terra. Le gambe dell’individuò cominciarono ad fargli male(per il troppo star immobile) ma a egli non importo molto. La sua mente si poneva mille domande ma non ricevette dai suoi neuroni nessuna risposta, la sua seconda vittima era morta all’improvviso,una fiamma era scomparsa lasciando dubbi da una scritta.

Quello che successe dopo lo sa Dio ma precisamente lo sa il fato.

MOLTE ORE DOPO le 3 :36

Albon era in trappola,sapeva che scappare era inutile perché non c’era via di scampo ma doveva correre,la spiegazione era netta e comprensibile egli non voleva morire. La pioggia cominciò ad annebbiare la vista del povero prete. Le sue preghiere non furono ascoltate da Dio,ma furono solo parole gettate in un pozzo. Il freddo,il troppo correre,la senza metà prova che un uomo dalla tanta paura di morire può negare la bontà del proprio Dio. Ecco il resoconto delle parole di Albon
-Perché mi lasci, perché hai maledetto questa notte?, cosa abbiamo fatto per te,tu non esisti-
Albon inciampò sul fango ed molto bruscamente fini ad assaporare la terra. BOAA(il forte rumore che fece il suo corpo).
Il prete provò ad alzarsi da terra ma qualcosa gli impediva di muoversi, qualcosa gli impediva di alzare la testa per guardare. Albon provo ad emanare un urlo,ma anche la voce lo aveva abbandonato ed allora provò a muovere le mani e le braccia ma inspiegabilmente qualcosa gli portava dolore,qualche freddo gli paralizzava il corpo. Albon era caduto su un ramo robusto che gli aveva trafitto lo stomaco. Egli non capiva se era morto o ancora in fascia di coscienza ma sentiva un legger freddo verso la parte bassa dello stomaco,qualcosa di bello, qualcosa che non aveva mai provato nella sua vita ma che portava un certo dolore. Il misterioso uomo raggiunse la sua preda.
Osservava quasi divertito la sua preda in trappola,quella sera tutto era andato secondo la missione ma aveva visto troppo cose strane. Il povero prete non era più cosciente,ma ad guardarlo sembrava che dormisse. Era l’ora di agire,avevano giocato al gatto e al topo per circa due ed era ora di finirla. Albon nella sua vita aveva sempre scappato fin quando non fu Don Gennaro ad accudirlo.

Il mondo è diviso da uomini buoni e uomini cattivi. Non c’è realtà giusta ne per la bontà e ne per la cattiveria, bisogna usare tutti e due metodi. Se un giorno qualcuno mi dicesse perché?, io vi risponderò che anche un buono può dire una bugia anche nella sua vita,nessuno e cosi perfetto al mondo. Un uomo cattivo può diventare buono,un uomo buono può diventar cattivo. La vita è un routine di anime.

TANTO TEMPO FA’

- Watch it angenommen wird! HAHAHAHA-
( Rise de bambini verso Albon quando aveva 13 anni). Quel ragazzino era sempre seduto,ogni giorno alle 15:00 nell’altalena del parco e da li si immergeva nel pensare la sua famiglia,ma ogni volta che un ragazzino/a lo vedeva lo prendeva in giro chiamandolo anche “strano”.
Le sue emozioni non possono essere scritte qui come se fossero parole da leggere ma emozioni in cui solo se hai provato puoi comprendere quel ragazzino di 13 anni,vestito con stracci e magro come la morte stessa. Albon la sera vagava di notte alla ricerca di qualche posto caldo dove almeno sperava di dormire.
-Mamma,papà dove siete- i sussurri di Albon tra le vie. E’sera verso le 22:02 egli camminava tra il freddo e la neve. La sera di Natale,Albon era sdraiato su la neve fredda mentre osservava l’interno di una casa e si immaginava egli vicino al papà mentre scartava un regalo.
Ma quella breve immaginazione fini presto perché un ragazzo lo urlo di andarsene e di non farsi più vedere. Le mani “urlavano”che avevano freddo,il corpo fragile stava cedendo sotto le cristalline piogge ma egli non provava invidia,non provava cattiveria verso l’umanità ma rimpiangeva di essere nato per togliere ossigeno al mondo,ecco il suo pensiero. Il freddo si fece più intenso e il suo corpo cedette cadendo sulle scalinate di una casa. Albon in quel momento stava perdendo i sensi ma una mano calda gli salvo la vita.
-Tu sei un angelo?- disse Albon prima di svenire.

RITORNO AL CAPITOLO

Il misterioso individuo si fermo di scatto quando vide che Albon pronunciò una frase
-Come ho fatto a rinnegare Dio,lui mi ha mandato un angelo a salvarmi-emise un grido poi continuò –tu,questa notte compi la tua azione,sono stanco di vivere,ma sappi che il tuo camminò finisce qui-
L’individuo prese il capo di Albon e lo sbatte con violenza sul terreno. La pioggia fu meno abbondante e la luce cominciò a regnare sulle tenebre. Albon non emise gemito ma pianse.
L’uomo incappucciato lo giro con violenza verso di se e poi guardandolo nei occhi disse
-ho concluso la mia missione e prima di ucciderti dovrai vedermi in faccia- Un lungo silenzio poi Albon disse –si HAMF (colpo di tosse) porterò questo segreto nella tomba- L’uomo misterioso tolse la sua maschera argentata e con sussurrò disse - sorpresa hai visto chi sono?- La sua pelle tocco aria nuova,dopo che aveva visto solo buio. Il prete non ebbe attimo di gridare il suo nome che si senti male,come se avesse avuto un malore.Albon si toccò il cuore,poi ad un tratto i suoi occhi diventarono rosso come le fiamme dell’inferno poi prima di andare verso l’oblio sussurrò
-Finalmente vedo te Padre- Albon alzò la mano verso il cielo e sputo sangue.Quel calor rosso scuro risuonò nell’aria come danzasse,l’aria aveva toccato il sangue e il suo odore sarebbe rimasto intatto per alcuni secondi. L’uomo misterioso,rimase scioccato ancora quella sera,le sue vittime erano morte per arresto cardiaco e lui non aveva mosso un dito. I suoi polmoni abituati al freddo e al troppo correre quella sera gli sembrava che qualcuno gli stesse manipolando il corpo ma logicamente le stranezza di quella sera per lui non furono fortune.
- E’ ora di andare a riscuotere la ricompensa alla setta- poi sospiro,riprese la maschera che egli stesso aveva lanciato per terra e disse- avrei proprio bisogno di un bagno caldo e una skllav seksi-
Guardò per ultima volta il corpo defunto di Albon e lentamente si avviò verso la Setta da lui menzionata. Il misterioso uomo già assaporava l’idea di far sesso con le skllav seksi,toccarle,schiavizzarle poi ucciderle. Ma la seconda ricompensa gli incuriosiva di più,non sapeva quali poteri oscuri gli sarebbero caduti tra le mani.
Intanto qualcuno aveva rimosso il corpo di Don Gennaro e Albon dai luoghi in cui la loro fine era giunta.
-Possono i dei della morte evocare le nostre richieste- Disse una voce lontana,cupa e misteriosa.
Quella sera qualcuno aveva organizzato una tenebrosa missione che stava svolgendo bene.

LUOGO SCONOSCIUTO
Un ragazzo era intento nel leggere un documento ed il suo obbiettivo era di capire cosa si trattasse.
Il suo sguardo era molto attento sul documento ed egli non si muoveva neanche se lo avrebbero ucciso,ogni tanto sorseggiava il suo te e mangiava dei pasticcini.
Ad un tratto un uomo anziano entrò di scatto nella stanza dove vi era il ragazzo,si avvicino ad egli,sospirò poi gli disse-L hanno bisogno di te-

Si dice che il camminò è dritto per prendere la felicità, la vera felicità che un uomo va a cercare con tutti i mezza a sua disposizione. La morte è la vera felicità di cui un frurtto può raccogliere la sua madre terra.

CAPITOLO 3:

LUOGO DELL’ACCADUTO ORE: 8:01 circa.

Nel villaggio la plebe era in agitazione,chi urla,chi vomitava,chi solamente curioso si faceva raccontare che cosa era successo da un suo amico e poi ritornava alla sua giornata di sempre,l’inferno era caduto su quella polverosa terra. La terra dove molte persone avevano accuratamente gestiti nei raccolti e nella finezza di rendere quel posto migliore. Cosa era successo?
Un uomo era stata rivenuto nudo e frustato al centro del villaggio. Le campane suonarono più forte ma quel suonare era di ruggine per via delle bruciature,ma chi suonava la campana in queste ore di terrore,in queste ore di mistero.
Il comandante della polizia di Los Angeles si era avviata verso il luogo dell’accaduto verso le 8 poi che il corpo è stato rivenuto tre ore prima cioè le cinque. A rivenire quel corpo maltrattato e pieno di cicatrici fu un vecchio che verso le cinque era sceso da casa per mungere del latte. Ecco i resoconti delle parole del vecchio
-Ogni mattina- Sospiro l’anziano,le sue mani tremarono alla vista del poliziotto che lo interrogava,-ogni mattina dicevo,mi sveglio verso le cinque- si fermo un attimo a pensare come se fosse una storiella da inventare ma poi prosegui- nostro nipote che vive con noi a bisogno di latte e cosi mi sono avviato verso la stalla-
Il poliziotto che lo stava interrogando guardava il suo volto con aria stanca probabilmente i motivi potevano essere tanti ma non certo per stanchezza,cosi per smuovere i muscoli fece zittire il vecchio e si andò a prendere una bella tazza di caffé . Il povero uomo era rimasto in pigiama,a bocca aperta e incavolato per il gesto screanzato del poliziotto.
“Bella protezione che abbiamo qui,ma che sto a fare in mezzo al freddo, ritorno da mia moglie”
penso il contadino e cosi facendo se ne tornò verso casa come se tutto questo fosse solo una brutto sogno.
Intanto qualcuno losco era nascosto tra la folla ed guardava con occhi di fuoco la persona anziana.

LUOGO DI RITROVO DEL DETECTIVE L ore ??:??

Il ragazzo di nome L si volto con la sedia verso l’ uomo e avvicinandosi con gli occhi da panda(Chi non conosce L?) disse con aria lenta –Watari,perché poco fa hai detto che hanno bisogno di me?- si alzo di scatto dalla sua sedia e cominciò a posare i documenti che aveva in mano. Sembrava molto interessato. Watari prese dalla tasca alcune foto e le porse al ragazzo,poi guardando verso il soffitto disse- L,queste foto- ricominciò a guardarlo ma con aria divertita, perché quel ragazzo di nome L,guardava attentamente le foto prendendole con sole poche dita.
*sorride* -L quelle foto sono state mandate stamattina le 8:48,è un caso di omicidio o cosi credono. Mi hanno detto che vogliono la tua bravura di Detective per risolvere il caso-
L cominciò a mettersi il pollice in bocca e guardò fisso le labbra di Watari.
Dopo un breve silenzio Watari ricominciò a parlare-Non so se vuoi accettare,gia hai molti casi ancora da risolvere e uno che…-
L lo interruppe e disse- e un caso che ancora devo risolvere,il caso Kira,non so se posso,anche se la cosa non mi dispiacerebbe- Watari prese dalla tasca il suo telefonino e lo porse all’orecchio di L e disse-questa è la registrazione di chiamata della polizia di Los Angeles-
Il giovane Detective cominciò a premere un serie di bottoni di sicurezza e cominciò a sentire la chiamata registrata

“Siamo la polizia di Los Angeles,Signor L sono il capo del distretto e rivolgo l’aiuto a voi che siete il miglior detective del mondo. Nella alta campagna abbiamo ritrovato una chiesa bruciata,tracce di sangue e un cadavere di un uomo sesso maschile,sul corpo della vittima è stato rivenuto un segno di bruciatura ad alta temperatura che raffigura un 6. Noi del distretto abbiamo concluso che potrebbe trattarsi di una setta satanica,ma non sappiamo con certezza perciò richiediamo aiuto a voi L,sei il nostro asso nella manica ,ti prego di accettare. Ebbene sappi che noi rispetteremo le tue esigenze di segretezza,di nascondere il tuo vero volto. Questo lo accettiamo. E comunque sul posto sarai aiutato tramite Chat cifrata da due altri bravi Detective. Se tu vuoi consultare i lori file fallo pure ma ti avverto che uno di loro a pagato per oscurare i suoi file. Per il resto auguro che accetterai il nostro aiuto. Sarebbe bello se venissi direttamente qui sul posto.” L sorrise poi continuò ad ascoltare
“ma sappiamo che questo è impossibile,ma a noi ci basta il tuo aiuto,grazie in anticipo ed ecco l’IP del nostro computer ***************** per contattarci tramite Chat. Fine.
P.S Cancellare questo messaggio”
"L hai mai desiderato di morire?" Queste parole correvano nella sua mente seguite da altre con un alternarsi di suoni e flashback.
“Avrei voluto vivere una vita “normale”.
Il Buio è un alternarsi di pensieri,prendi un pensiero come se fosse l’ultimo,lascia perdere la vita.

TEMPIO SCONOSCIUTO Ore 10:00

Un gruppo di sacerdoti vi erano riuniti in una sala. Il più anziano di tutti aveva nella mano destra un quaderno nero in pelle. L’uomo si era d’improvviso inginocchiato. Il gruppo restante di sacerdoti avevano cominciato a rumoreggiare con dei versi,poi d’improvviso un suono era partito da una campana. Il tempio in cui vi erano era un luogo antico,molto grande con un lucernario al soffitto. Ogni colonna del tempio raffigurava un uomo a cavallo con la maschera da scheletro,a guardarlo emetteva un certo brivido,ma non era un brivido di paura ma di mistero.
L’uomo ornata da una veste rossa e da una maschera grigia urlo a gran voce queste esatte parole
-TU VERO DIO DI CUI ESISTI SCENDI SU DI NOI PER OFFRIRCI IL DONO-

TEMPIO SCONOSCIUTO MOLTO TEMPO PRIMA

Il misterioso individuo in cui quella sera aveva compiuto la sua missione,non vedeva l’ora di ricevere i suoi doni. Egli mentre aspettava era inginocchiato a pregare su un pezzo di legno ornato da alcune spine arrugginite.
Il Dolore non è niente a confronto della stessa sorte a cui tocco il destino.

FINE

Grazie di cuore a tutti, non la continuerò mai poiche non era un mio vero progetto...ma ho anche alcune cose tra la testa che sarebbe meglio non scriverle perciò la storia finisce qui.....sperò che vi sia piaciuta. Per questo non dico che non farò più Fan fiction ma con questa dico basta a Death Note per ora grazie di cuore.

BY DEVIL DRACONIANO

Edited by Devil Draconiano - 19/2/2010, 22:08
 
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Darker_94
view post Posted on 31/12/2009, 20:26




questa FF non l'ho finita di leggere ma l'inizio mi è piaciuto
 
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The Crippler
view post Posted on 31/12/2009, 20:40




io l'ho letta posso dare un 9 e mezzo xdxd
 
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Orthros
view post Posted on 1/1/2010, 11:16




9, mi è piaciuta molto Devil, complimenti scrivi davvero bene
 
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Darker_94
view post Posted on 1/1/2010, 11:21




scrive bene solo quando si tratta di storie XD
SPOILER (click to view)
skerzo....nel senso non voglio offenderti ma è la verità Xd
 
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Orthros
view post Posted on 1/1/2010, 11:54




credo solo che sia pigro dai u__u non facciamogliene una colpa
[PS. ma era lui quello che stava scrivendo ieri sera? AHAH ò_ò oddio l'ho insultato anche io senza volerlo x°°D]
 
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Darker_94
view post Posted on 1/1/2010, 11:57




in verità non è pigro....e che scrive veloce e non si accorge dei millemila errori che fa Xd
Devil perdono :OMD:
 
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Orthros
view post Posted on 1/1/2010, 12:09




ah allora è semplicemente n00b ù___ù xDD
 
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.:Coco<3Nick:.
view post Posted on 1/1/2010, 12:52




XD lasciatelo stare anche io sono cosi ç_ç, ne faccio un po di meno peroo, comunque *applaude le mani* hai fatto una grandissima storia in poichi capitoli... io sono arrivata a 6 e ancora puo iniziare il divertimaneto
 
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view post Posted on 2/1/2010, 18:52
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Filosofo pazzo

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XD lasciatelo stare anche io sono cosi ç_ç, ne faccio un po di meno peroo, comunque *applaude le mani* hai fatto una grandissima storia in poichi capitoli... io sono arrivata a 6 e ancora puo iniziare il divertimaneto

..ps. a presto l'utlimo capitolo...
 
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.:Coco<3Nick:.
view post Posted on 3/1/2010, 20:15




che belloXD
 
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Endeavour
view post Posted on 4/1/2010, 18:54




Uff..come è lunga...ma..cercherò di leggerla...!
 
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view post Posted on 4/1/2010, 18:59
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Uff..come è lunga...ma..cercherò di leggerla...!

am oscrivere
 
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view post Posted on 8/1/2010, 14:31
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Filosofo pazzo

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comq nn la continuerò per il seplice motivo in cui..nn ho tempo..mi dispiace...XD
 
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13 replies since 31/12/2009, 20:21   53 views
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